Giorgio Cantarini de “La vita è Bella” adesso si occupa di contact tracing per contrastare il Covid
A quasi 24 anni dall’uscita del film “La vita è bella“, Giorgio Cantarini, che all’epoca interpretava Giosuè Orefice, il figlio di Guido Orefice (Roberto Benigni) sopravvissuto alla Shoah, adesso si occupa del tracciamento dei contatti nell’ambito della sanità pubblica, per contrastare i contagi da Covid-19.
Il film di Benigni, uscito nelle sale cinematografiche nel 1997 e vincitore di tre premi Oscar, parla di Guido Orefice, un giovane ebreo che, durante la dittatura fascista, conosce Dora, maestra elementare, e costruisce con lei una famiglia.
Con l’aggravarsi delle leggi razziali, però, il protagonista viene deportato in un campo di concentramento insieme al figlio Giosuè. Per proteggerlo dalla realtà di ciò che sta succedendo all’interno del campo di sterminio, Guido decide di mentire a Giosuè, dicendogli che stanno partecipando a un gioco a premi, in cui si dovranno affrontare numerose prove per poter vincere un vero carro armato.
A tal proposito, si ricorda che, dopo le riprese della pellicola, Giorgio Cantarini, per la sua interpretazione, ha vinto lo Young Artist Award, un premio che l’Associazione dei giovani artisti, dal 1979, assegna ogni anno ai giovani che cercano un futuro nell’industria dell’intrattenimento.
Con l’intento, appunto, di fare della recitazione il suo mestiere principale, Cantarini, si era trasferito negli Stati Uniti, tra New York e Los Angeles, lasciando la sua terra e i suoi affetti in provincia di Viterbo.
A causa della pandemia da Covid-19, però, iniziata lo scorso marzo 2020, che ha colpito economicamente diversi settori e ambiti lavorativi, tra cui quello artistico, Giorgio Cantarini ha fatto ritorno alla suo comune di origine, Montefiascone.
Il giovane, spinto dalla necessità di trovare lavoro e dalla volontà di rendersi utile verso il prossimo, ha deciso di mettersi in gioco con una nuova esperienza lavorativa, quella del contact tracing.
Cantarini, infatti, attualmente si occupa di tracciare i contatti delle persone che risultano positive al virus Covid-19, a loro volta individuate dall’Azienda sanitaria di Viterbo. Il lavoro lo impegna 35 ore a settimana, con durata fino al 30 aprile 2021.
Per quanto riguarda la sua carriera da attore, si ricorda che Giorgio Cantarini ha recitato anche nel film “Il Gladiatore“, vincitore di cinque premi Oscar, vestendo, anche qui, i panni del figlio del protagonista della pellicola, Russell Crowe.
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