Telco

Iliad: l’AD Levi su prezzi del settore TLC, fibra pura e futuro occupazionale dell’azienda

In una recente intervista, l’Amministratore Delegato di Iliad Italia, Benedetto Levi, si è espresso in merito ai prezzi delle telco, alla fibra pura, ai servizi dedicati alle imprese, al ruolo del Governo italiano per lo sviluppo del settore TLC e ai piani dell’azienda in ambito occupazionale.

Relativamente ai prezzi degli operatori di telecomunicazione, l’AD di Iliad è dell’opinione che il mercato italiano manchi di trasparenza. Per Benedetto Levi, infatti, è importante che gli utenti abbiano la garanzia di poter cambiare società nel caso in cui non fossero più soddisfatti.

Il problema, in particolare, sarebbe rappresentato dalle offerte riservate dei tre operatori storici (Tim, Vodafone e WindTre), che, comunicate in modo sotterraneo, distruggerebbero il valore e la fiducia nel settore.

Per quanto riguarda i prezzi all’ingrosso per la rete di Tim e la proposta dell’AGCOM di adottare prezzi più alti per il rame, l’Amministratore Delegato di Iliad ritiene necessario adottare e sviluppare la fibra ottica in Italia.

L’azienda, nello specifico, ha preso la decisione di non utilizzare il rame, ritenendo fondamentale incentivare la fibra pura (no rame o adsl).

Restando sul tema della trasformazione del settore telco in Italia, Levi ritiene che il Governo debba mettere gli operatori in condizione di realizzare investimenti, attraverso regole semplici e comprensibili e tempi celeri per autorizzare le infrastrutture, oltre a risolvere i limiti elettromagnetici, per accelerare la copertura del 5G.

Benedetto Levi ha anche fatto riferimento agli investimenti effettuati in Italia, con particolare riferimento alla joint venture con WindTre (Zefiro Net), senza escludere la possibilità  di cogliere nuove opportunità, qualora ci fossero.

Sui piani di Iliad Italia in ambito occupazionale, invece, Benedetto Levi, nel corso dell’intervista a cura de Il Sole 24 Ore, ha dichiarato che l’azienda intende raddoppiare gli Iliad Store nel Paese (attualmente sono 31) e assumere ulteriori giovani under 30 (nel 2022, la metà delle assunzioni ha riguardato persone con meno di 30 anni).

Il lancio dell’offerta dedicata ai servizi per le imprese, infine, è previsto nei prossimi mesi.

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ilsole24ore.com

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