Mobilità e Turismo

Presunto cartello sui prezzi del carburante a Livigno: l’Antitrust avvia un’istruttoria

Nella mattinata di martedì 5 aprile 2022 l’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha avviato un procedimento istruttorio nei confronti di undici società che gestiscono, o hanno recentemente gestito, distributori di carburanti per autoveicoli nel comune di Livigno (provincia di Sondrio, Lombardia).

Le motivazioni che hanno indotto l’Antitrust a lanciare l’accusa consisterebbero in un presunto accordo stipulato al fine di perseguire una politica commerciale comune per eliminare la concorrenza. Nel dettaglio, secondo l’Autorità, a partire dal 2012 gli operatori si scambiano informazioni atte a concordare i futuri prezzi da applicare al carburante.

L’AGCM è arrivata a questa conclusione anche grazie al lavoro della Guardia di Finanza che, per mezzo di attente indagini, ha scoperto scambi di informazioni tra gli operatori attivi a Livigno sui costi da praticare alla pompa. In particolare nel mese di dicembre 2021 gli agenti hanno fornito all’Autorità le documentazioni raccolte che testimoniano la presenza dei dialoghi incriminati già dall’anno 2012.

Altre delucidazioni tornate utili all’Autorità sono derivate dalla banca dati del Ministero dello Sviluppo Economico (OsservaPrezzi Carburanti), da cui si denota che, nel periodo compreso tra il 2014 e oggi, i dodici impianti di distribuzione di carburante situati a Livigno hanno mantenuto sempre gli stessi prezzi di benzina e gasolio.

istruttoria distributori a Livigno

Bisogna precisare, inoltre, che ai sensi della legge 17 luglio 1910, numero 516, il comune di Livigno gode dello status di zona extra-doganale e dei benefici fiscali che ne scaturiscono in ambito commerciale.

Per questo motivo, ad esempio, al prezzo dei carburanti non è prevista l’aggiunta di componenti quali l’IVA (imposta sul valore aggiunto) e le accise (imposte fisse sui consumi).

L’unica ulteriore spesa da sommare al costo industriale del carburante è rappresentata dai cosiddetti “diritti speciali”, pari a 25 centesimi di euro su ogni litro di benzina, 15,50 centesimi di euro su ogni litro di gasolio per autotrazione e 5,50 centesimi di euro su ogni litro di gasolio per riscaldamento.

Proprio per questo particolare regime fiscale adottato sui carburanti, l’area geografica presa in analisi possiede un’importanza talmente rilevante per gli automobilisti da attirare consumatori provenienti persino dalle zone limitrofe al comune di Livigno.

L’Autorità specifica che in ogni caso il procedimento in questione non ha nulla a che vedere con i recenti rincari dei prezzi dei carburanti verificatisi nell’intero territorio italiano.

Tuttavia, vuole comunque verificare con questa istruttoria se, a causa del presunto cartello, i costi del carburante siano aumentati più di quanto ci si sarebbe potuto aspettare in presenza di una libera concorrenza tra operatori. In tal caso gli operatori avrebbero senza alcun dubbio danneggiato i consumatori.

Dunque, con l’obiettivo di controllare la situazione direttamente sul posto, supportati dall’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, nella giornata odierna i funzionari dell’AGCM hanno svolto ispezioni nelle sedi di alcune delle società tirate in ballo nell’indagine.

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