Iliad, fusione con TIM? Voci su un’interlocuzione con il Governo Italiano

Il gruppo Iliad e la società di private equity CVC Capital Partners avrebbero informato separatamente il governo italiano del loro possibile interesse per operazioni che coinvolgono TIM.
TIM è considerata un asset strategico per l’Italia e qualsiasi operazione che coinvolga le sue attività dovrebbe ricevere l’approvazione del governo. L’esecutivo disporrebbe del “Golden Power” per esaminare e potenzialmente bloccare acquisizioni di quote superiori al 3%.
Secondo fonti citate da Reuters, il CEO di Iliad, Thomas Reynaud, avrebbe informato questa settimana il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e altri alti funzionari del governo che l’azienda francese starebbe valutando un’operazione di fusione tra la propria attività italiana e TIM.
Da parte di Iliad Italia e Iliad Group nessuna comunicazione ufficiale, quindi per ora si tratta solo di speculazioni?
Parallelamente, sempre secondo la stessa fonte, rappresentanti di CVC avrebbero avviato colloqui con il governo italiano per discutere i loro piani relativi all’acquisizione della quota del 24% di TIM attualmente detenuta dalla francese Vivendi.
Vivendi, che sarebbe il principale azionista di TIM, starebbe valutando le proprie opzioni per la cessione della sua partecipazione, il cui valore attuale si aggirerebbe intorno a 1,1 miliardi di euro.
Il secondo maggiore azionista dell’operatore telefonico sarebbe Cassa Depositi e Prestiti (CDP), il braccio finanziario dello Stato italiano.
L’interesse di Iliad per TIM si inserirebbe in una strategia di possibile consolidamento del mercato italiano delle telecomunicazioni.
Dal suo ingresso nel mercato italiano nel 2018, il gruppo guidato da Xavier Niel avrebbe promosso una riduzione del numero di operatori di rete mobile da 4 a 3, sostenendo che una maggiore concentrazione potrebbe migliorare la sostenibilità del settore.
Iliad avrebbe già tentato in passato di acquisire Vodafone Italia, senza successo. Nel frattempo, Vodafone Italia è stata acquistata dal gruppo Swisscom, che in Italia opera come Fastweb.
CVC starebbe valutando l’acquisizione della quota di Vivendi come un’opportunità per entrare in TIM e partecipare a un eventuale consolidamento del settore. In passato, la società di private equity avrebbe già manifestato interesse per gli asset aziendali di TIM, tra cui le divisioni cloud, cybersecurity e servizi di connettività per le grandi imprese.
Anche Poste Italiane (PosteMobile) starebbe valutando un possibile accordo con TIM, un’ipotesi riportata dal quotidiano Il Foglio. Secondo quest’ultima fonte, il governo italiano non si opporrebbe a un’eventuale operazione di Poste nel settore, sebbene restino ancora da valutare le compatibilità finanziarie di un’aggregazione.
Secondo gli analisti di Mediobanca, il consolidamento del settore delle telecomunicazioni in Europa è inevitabile e potrebbe essere facilitato dalla nuova Commissione europea, che adotterebbe un approccio più proattivo nel supportare fusioni e innovazioni.
L’aumento dell’importanza dell’intelligenza artificiale sarebbe un ulteriore segnale per le istituzioni UE sulla necessità di creare operatori più grandi e competitivi a livello globale. In Italia, dopo la fusione tra Fastweb e Vodafone, potrebbero emergere nuove combinazioni.
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