AIIP sulla nuova legge antipirateria: per l’Associazione poche le tutele per i Provider

Oggi, 7 Aprile 2023, l’Associazione Italiana Internet Provider (AIIP) si è espressa in merito alla recente approvazione, alla Camera dei Deputati, della proposta di legge contro la pirateria online, volta a tutelare i contenuti cinematografici e audiovisivi, le serie e i programmi televisivi e le dirette live di spettacoli e di eventi sportivi.

Secondo AIIP, si tratta di un provvedimento che, in prima lettura, è stato votato in tempi particolarmente rapidi, destando, tuttavia, parecchie perplessità tra i vari operatori del settore.

Infatti, nonostante, a detta dell’Associazione, “AIIP è sempre stata dalla parte della tutela del diritto d’autore“, la stessa non manca di sottolineare come la proposta di legge in questione “porta con sé una serie di criticità rilevanti“.

Di seguito, le parole di Giovanni Zorzoni, Presidente di AIIP, che in merito alla questione ha dichiarato:

Già a febbraio abbiamo avuto modo di far pervenire le nostre preoccupazioni alle Commissioni riunite VII e IX attraverso una memoria molto dettagliata.

La realizzazione di un’infrastruttura omogenea basata su un sistema di filtraggio sincrono, in grado di interfacciarsi contemporaneamente con gli operatori che offrono l’accesso a Internet, con le CDN e con gli operatori Cloud, costituisce un unico point of failure suscettibile di pregiudicare la sicurezza e resilienza delle reti nazionali.

Alla politica abbiamo chiesto di aggiungere al testo del dispositivo un articolo che escluda la responsabilità legale dei prestatori di servizi nel caso in cui si trovino ad eseguire pedissequamente l’ordine dell’Autorità.

Immaginiamo, ad esempio, che durante l’esecuzione dell’operazione di filtraggio, l’operatore blocchi degli indirizzi IP che portano non solo traffico illegale ma anche traffico legale; oppure che ciò che era stato indicato come illegale in realtà non lo sia; ecco, in tutti questi casi ad andarci di mezzo potrebbero essere proprio gli operatori di servizi, per i quali chiediamo le necessarie tutele.

Per AIIP, in particolare, il provvedimento ha effettivamente raggiunto, per quanto riguarda la protezione dei contenuti, l’obiettivo di realizzare un “mega firewall“ gestito da AGCOM, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, conferendole i mezzi legali per obbligarne l’attuazione da parte dei vari operatori di servizi.

L’Associazione, tuttavia, sostiene che l’attuale proposta di legge non considera che tale strumento, oltre a risultare facilmente aggirabile tramite strumenti come le VPN (Virtual Private Network), ormai piuttosto diffusi, comporterà dei costi significativi.

Relativamente a quest’ultimo punto, l’AIIP si dice in disaccordo nella decisione di scaricare i costi sugli operatori, secondo l’Associazione parti terze senza alcuna responsabilità negli illeciti, in quanto coinvolgerebbe indirettamente gli utenti italiani.

Per l’Associazione, invece, dovrebbero essere i titolari dei diritti a farsi carico di questi costi, poichè rappresenterebbero i soggetti che beneficeranno direttamente del nuovo strumento.

Nonostante ciò, l’Associazione Italiana Internet Provider esprime comunque soddisfazione per la presentazione, a firma dei Deputati Davide Faraone e Giulia Pastorella, dell’Ordine del Giorno 9/00217-A/002, a seguito di una specifica richiesta avanzata dalla stessa AIIP nella propria memoria alle Commissioni, auspicando che il Governo dia seguito all’impegno approvato.

L’Ordine in questione, in particolare, al fine di minimizzare i rischi disabilitazione erronea di sistemi critici, reca l’impegno del Governo a valutare la predisposizione di una whitelist di indirizzi IP e rootname server, che non potranno essere coinvolti dalle misure di filtraggio.

In attesa del prossimo esame al Senato, invece, L’Associazione auspica una rivalutazione della proposta di legge, chiedendo un bilanciamento tra, da un lato, l’esigenza di tutelare la proprietà intellettuale e, dall’altro, di non compromettere i ruoli e il funzionamento dell’ecosistema di Internet.

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