Telefonia

Osservatorio AGCOM: Tim ancora market leader fisso e mobile. Cresce l’utilizzo del traffico dati

L’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha diffuso i dati dell’Osservatorio sulle Comunicazioni relativi all’ultimo trimestre del 2021 (da ottobre a dicembre 2021), in cui viene analizzata la situazione del mercato italiano della telefonia mobile e fissa, aggiornata al 31 dicembre 2021.

Relativamente al fisso, gli accessi complessivi sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto al trimestre precedente, ma in crescita di circa 220 mila unità su base annuale rispetto allo stesso periodo del 2020.

L’Osservatorio AGCOM ha stimato che negli ultimi dodici mesi le tradizionali linee in rame si sono ridotte di quasi 1,7 milioni (poco meno di 9,5 milioni nell’intero periodo temporale considerato nell’Osservatorio), mentre le linee che utilizzano altre tecnologie, nel corso del 2021, sono aumentate di oltre 2,1 milioni (a dicembre 2017, il 72,1% degli accessi alla rete fissa era in rame; a Dicembre 2021, gli accessi in rame sono scesi al 27,1%).

Sono aumentati, dunque, gli accessi con tecnologie che consentono prestazioni maggiormente avanzate: le linee FTTC sono aumentate di 950 mila rispetto allo stesso periodo del 2020 e di 6,1 milioni nell’intero periodo; gli accessi FTTH sono cresciuti di circa 800 mila unità e, a fine dicembre 2021, superavano i 2,4 milioni, con il 13,3% del totale delle linee fisse; risultano in crescita anche le linee Fixed Wireless Access (FWA) che, con un incremento di 165 mila unità nell’anno, hanno raggiunto 1,7 milioni.

Le linee broadband complessive, a fine dicembre 2021, sfiorano i 18,7 milioni, in crescita di 500 mila unità rispetto all’anno precedente, e di queste poco meno dell’85% è attribuibile alla clientela residenziale.

Secondo l’Osservatorio AGCOM, ciò si traduce in un “notevole aumento delle prestazioni” in termini di velocità di connessione commercializzate. Le linee con velocità pari o superiori ai 30 Mbps hanno raggiunto il 77% delle complessive linee broadband e, allo stesso modo, il peso di quelle con prestazioni superiori ai 100 Mbps è salito, tra dicembre 2017 e dicembre 2021, dal 20,0% al 61,6%.

La capacità trasmissiva della rete si riflette anche sull’andamento dei volumi di traffico, la cui media giornaliera nel 2021 è aumentata del 19,3% rispetto al corrispondente valore del 2020 e, con riferimento al periodo pre-Covid, del 78,7% rispetto al 2019.

Di conseguenza, i dati unitari di consumo (traffico per linea broadband) mostrano un aumento valutabile nel 14,9% sul 2020 e del 67,3% nei confronti del 2019.

Dai risultati ottenuti dall’Osservatorio AGCOM è risultato che il quadro competitivo degli accessi broadband e ultrabroadband, a fine dicembre 2021, vede Tim ancora maggiore operatore con il 41,4% di quota di mercato, seguito da Vodafone con il 16,7%, Fastweb con il 14,7% e WindTre con il 14,1%.

Trattandosi dei dati fino a fine dicembre 2021, non è ancora presente Iliad, che ha lanciato la sua offerta Fibra Iliadbox a fine gennaio 2022.

Osservatorio AGCOM

In merito al segmento della telefonia mobile, l’Osservatorio sulle Comunicazioni n. 1/2022 ha rilevato che, a fine dicembre 2021, le SIM complessive hanno raggiunto i 106,2 milioni, in crescita di 2,2 milioni su base annua.

Nel dettaglio, le SIM Machine to Machine (M2M) sono cresciute per poco più di 1,7 milioni, così come le SIM Human (cioè quelle “solo voce”, “voce+dati” e “solo dati” che prevedono interazione umana), che hanno raggiunto un totale di 78,1 milioni (circa 130 mila in più rispetto a settembre 2021 e quasi 500 mila unità in più rispetto allo stesso periodo del 2020).

Per quanto riguarda il numero di SIM complessive (sia linee Human che M2M), Tim è ancora una volta market leader, con il 28,7% di quota di mercato, seguita da Vodafone (28,4%) e WindTre (24,5%), mentre Iliad ha raggiunto una quota di mercato complessiva dell’8%. A seguire c’è PosteMobile con una quota del 4,2% delle SIM totali, mentre tutti gli altri operatori rappresentano il 6,2% delle SIM complessive.

Focalizzandosi solo sulle SIM Human (escludendo quelle M2M), però, l’Osservatorio AGCOM ha fatto emergere che, in questo caso, rimane WindTre il principale operatore, con il 26,5% di quota di mercato, seguito da Tim (25,5%) e Vodafone (23,1%). Iliad, invece, con una crescita di 1,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2020, ha raggiunto il 10,9% di quota di mercato.

Segue PosteMobile, con il 5,6% delle SIM Human, e tutti gli altri operatori nazionali, che a dicembre 2021 hanno raggiunto complessivamente una quota di mercato dell’8,4%.

L’Osservatorio AGCOM ha anche sottolineato che le linee “human” per l’87% sono rappresentate dall’utenza residenziale, cioè consumer, e che per l’88,7% dei casi si tratta di contratti di tipo prepagato.

Si specifica, comunque, che all’interno della categoria degli operatori virtuali, non figurano i secondi brand di Tim, Vodafone e WindTre (rispettivamente Kena, ho. Mobile e Very Mobile).

Come dichiarato dall’Autorità, i dati di Kena e ho. Mobile sono inclusi rispettivamente in quelli di Tim e Vodafone, mentre non viene fatto riferimento a Very Mobile, anch’esso in ogni caso incluso in WindTre, in quanto brand dell’azienda.

Sempre per la telefonia mobile, infine, l’Osservatorio AGCOM ha fatto riferimento al proseguimento della crescita dell’utilizzo del traffico dati su rete mobile. Il consumo medio unitario giornaliero di dati per SIM Human nel 2021 è stimabile in circa 0,35GB, in crescita del 33% rispetto al 2020.

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