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Vodafone: gli azionisti stanno perdendo fiducia nel CEO Nick Read?

In merito alla volontà di Vodafone di stipulare accordi con competitors di diversi mercati europei, vista la necessità di un consolidamento in Europa, con la riduzione del numero di operatori concorrenti, gli azionisti del Gruppo avrebbero messo in dubbio il ruolo e le capacità del suo CEO, Nick Read.

Secondo il Financial Times, infatti, alcuni investitori dell’azienda di telecomunicazioni, considerati tra i 20 principali azionisti del Gruppo, avrebbero esposto in maniera anonima le proprie preoccupazioni (tranne Peter Schoenfeld, che gestisce l’hedge fund PSAM con sede a New York), tra cui rientra anche l’ipotesi che le opportunità di mercato perse da Vodafone sarebbero dovute in parte alle qualità di leadership di Nick Read e alla sua idoneità in tale ruolo.

Quest’ultimo, lo scorso febbraio 2022, dopo aver reso noti i risultati finanziari relativi all’ultimo trimestre 2021, si era espresso in merito ai possibili accordi di fusione che la società stava valutando in diversi mercati europei, con particolare riferimento a quelli italiani, spagnoli, inglesi e portoghesi.

Vodafone

Da allora, però, Vodafone non avrebbe concluso alcun accordo. In Italia, ad esempio, Iliad, a febbraio 2022, aveva presentato un’offerta preliminare di 11,25 miliardi di euro per l’acquisizione di Vodafone Italia, che è stata prontamente respinta, poiché ritenuta “non nel miglior interesse degli azionisti“.

In Spagna, alcune voci avevano riferito di un possibile accordo tra Vodafone e Masmovil, smentito a marzo 2022, quando Orange ha annunciato l’avvio di trattative esclusive per creare una joint venture 50-50 con la società spagnola di servizi di telecomunicazioni, con un enterprise value stimato di 19,6 miliardi di euro.

Per quanto riguarda Vantage Towers, invece, altre fonti avrebbero riferito che le società di investimento Brookfield e Global Infrastructure Partners, di recente, avrebbero fatto un’offerta non richiesta di 16 miliardi di dollari, per una partecipazione di maggioranza nell’unità.

Vodafone, tuttavia, preferirebbe concludere un accordo con una società di telecomunicazioni piuttosto che con investitori finanziari. Il Gruppo, dunque, starebbe ancora esplorando diverse opportunità di mercato, ma, pur rimanendo aperta e pragmatica sugli accordi, non avrebbe intenzione di svendere le proprie attività.

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