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Benedetto Levi sulle strategie Iliad: Fibra, Business Mobile, apertura MVNO e guerra dei prezzi

In una recente intervista, Benedetto Levi, Amministratore Delegato di Iliad si è espresso sulle strategie che l’operatore intende adottare nel prossimo futuro e sulla cosiddetta “guerra dei prezzi” che si sarebbe instaurata con gli operatori semivirtuali, nonché secondi brand di Tim, Vodafone e WindTre (rispettivamente, Kena, ho. Mobile e Very Mobile).

Nello specifico, Benedetto Levi ha risposto a una serie di domande postegli da Andrea Biondi, giornalista de Il Sole 24 Ore, facendo inizialmente riferimento agli obiettivi già raggiunti da Iliad, come la quota di 8,5 milioni di clienti a fine 2021, e quelli prefissati, tra cui far attestare il giro d’affari dell’operatore a quota 1 miliardo di euro entro il 2022.

Quest’ultimo traguardo potrebbe anche essere superato dallo stesso Iliad attraverso l’eventuale lancio di offerte business (B2B), per imprese e professionisti, e l’apertura di una propria rete wholesale, che verrebbe messa a disposizione dei potenziali operatori virtuali di telefonia mobile interessati. Su questo punto, l’Amministratore Delegato si è espresso così: “Vedremo se si presenteranno occasioni“.

Nel frattempo, a detta di Benedetto Levi, Iliad è ormai pronto per l’imminente lancio sul mercato della telefonia fissa, settore in cui intende mantenere (come nel mobile) il valore della trasparenza, con offerte semplici e chiare e con prezzi stabili.

Benedetto Levi

Il suddetto valore, per l’AD, è stata una delle armi che ha permesso di far raggiungere all’operatore, in tre anni e mezzo dal suo debutto, un italiano su sette nel mercato della telefonia mobile.

Opinione diversa per gli altri operatori e i loro secondi brand, che per Levi si sono solo limitati a fare “competizione sui prezzi“.

Tornando al mercato della telefonia fissa, Iliad, inizialmente, si appoggerà alla rete di Open Fiber (Fibra FTTH), in particolare nelle aree nere (le zone più servite) del Paese, mentre, in un secondo momento, sarà possibile attivare una linea fissa dell’operatore (senza bundle di contenuti), usufruendo anche della copertura della rete Fibercop (azienda partecipata da Tim, Fastweb e il fondo statunitense KKR).

A tal proposito, Benedetto Levi non ha escluso la possibilità che Iliad effettui degli investimenti in Fibercop e, nel caso in cui si presentasse l’occasione e ci fossero le condizioni per farlo, che possa interessarsi all’acquisto di uno dei tre principali operatori (Xavier Niel, fondatore di Iliad, fa parte del board di KKR, interessato all’acquisto di Tim).

Il delisting di Iliad, invece, ha continuato poi l’Amministratore Delegato, è stato un passo importante al fine di ottenere un’indipendenza strategica, che comunque non impedirà all’operatore di perseguire con il concetto di trasparenza.

Iliad, infatti, continuerà a comunicare al mercato le proprie operazioni, come la scelta di diventare il maggiore azionista di Unieuro (con il 12%).

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