Reti e Copertura

5G in Italia, quello che c’è da sapere dalle aste alle sperimentazioni

Il 2 Ottobre 2018 si concludeva l’asta per l’ottenimento delle nuove frequenze 5G in Italia: Vodafone, Tim, Iliad, Wind Tre e Fastweb si sono contese tre diversi tipi di frequenze, da 700MHz, 3700 MHz e 26GHz, suddivise in diversi blocchi per un introito complessivo per lo Stato italiano pari a oltre 6,5 miliardi di euro.

Dopo la sperimentazone iniziale delle frequenze 5G nelle città di Milano, Prato, L’Aquila, Bari e Matera, le aziende sono pronte a rilanciare sul futuro delle telecomunicazioni.

Con l’arrivo dei primi smartphone dotati di antenne con supporto al 5G, i siti web dei principali operatori italiani hanno già reso disponibile il preordine di alcuni device abilitati alla connettività delle reti di ultima generazione.

Vodafone ha di recente sviluppato nuove tecnologie grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale condivisa, metodo che permette una minore latenza e uno sforzo ridotto da parte del sistema di server centrale connesso alla struttura o apparecchiatura esterna.

Con l’acquisizione di due blocchi da 700MHz e due blocchi, rispettivamente, da 3700MHz e 26GHz, Vodafone si porta avanti nella diffusione capillare del 5G in Italia. Progetti come robot impiegati nell’agricoltura di precisione, droni e servizi pubblici sempre connessi fra loro, apprendimento immersivo tramite VR (visori di Realtà Virtuale) e dispositivi AR (Augmented Reality, strumenti per la Realtà Aumentata) sono solo alcune delle innovazioni che Vodafone tenterà di proporre alla fine del primo semestre 2019, per permettere la diffusione di queste nuove tecnologie in tutto il territorio italiano.

Un “Robot Agricoltore”, impiegato nel controllo della semina e dei fattori di rischio ambientali, quali la temperatura, l’umidità e la velocità del vento.

Anche Tim cerca di accaparrarsi il massimo della potenza infrastrutturale, con l’acquisizione di ben due blocchi da 700MHz e uno, rispettivamente, da 3700MHz e 26GHz.

Nelle città di Torino, Genova, Sanremo, Roma e nella zona di San Marino, l’azienda italiana ha avviato una serie di progetti frutto di attente collaborazioni con i principali brand della telefonia mobile, quali Huawei e Fastweb.

Si parla di ZTL che monitorano il traffico in tempo reale, trasporti pubblici connessi e tracciabili per il massimo della puntualità e iniziative per condividere l’esperienza 5G anche con i propri compaesani: Smart Bench è, letteralmente, la panchina intelligente, sempre connessa ad internet e in grado di condividere dati sul passaggio e sulle persone che la occupano durante il giorno.

Con la recente acquisizione delle antenne ad alta frequenza, agevolate dalla delibera 231/18 CONS di AGCOM, Iliad mira ad un uso sempre minore del Ran Sharing sulle antenne WindTre, in modo da garantire alla propria fascia d’utenza servizi e connettività sempre qualitativamente superiori rispetto al passato.

Benedetto Levi, Amministratore Delegato di iliad, oltre alla trasparenza tariffaria sempre sottolineata nei propri spot, marca con forza la crescita che il quarto operatore delle telco ha sperimentato in un settore molto competitivo, in vista della crescente domanda da parte dei clienti di un futuro approdo su rete fissa da parte di Iliad, facendosi forza e padrona, quest’ultima, dei tre differenti tipi di frequenze proposti dall’asta.

Ultimo ma non per importanza, va ricordato Road to 5G di WindTre, progetto attuato e presentato il 15 Marzo del 2019 con obiettivo quello di produrre applicazioni e improvement nell’ecosistema digitale cittadino. Dopo l’acquisizione dei blocchi di antenne da 3700 MHz e 26GHz da parte dell’azienda, sono varie le sperimentazioni attuate nel campo del 5G, tra le quali vanno menzionate la Smart City e l’innovativa Wind Tre Accademy, entrambi step importanti che aprono le porte alle nuove tecnologie ai giovanissimi, i quali saranno guidati in un percorso formativo al fine di massimizzare l’integrazione dell’IoT con gli usi quotidiani che saranno tratti dalla nuova rete ad alta velocità.

Il 5G si prepara, dunque, ad approdare nel territorio italiano, con un’aspettativa del 95% riguardo la futura usufruibilità della rete dati da oltre 10 Gigabit: entro il 2022 l’era del digitale invaderà anche le frequenze radio-televisive da 700MHz, concedendo agli operatori italiani nuove frequenze di rete sulle quali continuare la scalata al vertice della connettività.

Si parla, dunque, di un’era dove le macchine si guideranno da sole e dove la domotica abbraccerà l’intelligenza artificiale supportata dal 5G: quali saranno i rischi e quali i vantaggi che si potranno trarre da un mondo sempre interconnesso? Intanto Tim e Vodafone hanno già lanciato nel 2019 il 5G NSA in alcune città.

Per rimanere sempre aggiornati sui nuovi post di TelefoniaTech è possibile unirsi gratis ai canali ufficiali di Telegram e Whatsapp.

Se questo post vi è piaciuto, condividetelo sui vostri social e seguite TelefoniaTech anche su Google News, Facebook, X e Instagram.

Questo post può contenere link di affiliazione, attraverso i quali ogni acquisto o ordine effettuato permette a questo sito di guadagnare una commissione. In qualità di affiliati Amazon e di altri store terzi, otteniamo una commissione sugli acquisti idonei, senza alcun costo aggiuntivo per l'utente.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Grazie per essere qui, ci teniamo a informarti che con Adblock attivo non riusciamo a mantenere i costi di questo servizio. La nostra politica è di non adottare banner invasivi. Aggiungi TelefoniaTech.it tra le esclusioni del tuo AdBlock per permetterci di continuare a offrirti il nostro servizio gratuito.