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Internet of Things (IoT) e alcuni dei dispositivi wearable più diffusi sul mercato

Grazie alla continua evoluzione di settori quali le reti e la sensoristica, si stanno sviluppando nuove tecnologie atte a semplificare la vita quotidiana automatizzandone alcune attività.

L’uomo ha sempre cercato infatti strumenti utili al fine di migliorare la propria vita, per questo motivo, nell’era dell’informazione e con le reti 5G pronte ad imporsi nel panorama mondiale, si cerca di avere dispositivi sempre più connessi che possano essere utilizzati in diversi settori.

Già tra il 1970 e il 1980 si iniziarono a progettare i primi prototipi di dispositivi smart wearable, come orologi o bracciali, capaci di implementare funzionalità aggiuntive rispetto ai modelli tradizionali, come cronometri o calcolatrici.

Si iniziò a parlare di IoT (Internet of Things) all’inizio del nuovo millennio, quando la connessione senza fili avveniva per la maggior parte via Bluetooth, permettendo di associare due o più dispositivi, muniti di estensione hardware dedicata, per scambiare informazioni.

Con la diffusione della rete a banda larga ed una latenza  di connessione sempre più bassa, si è arrivati al momento storico in cui la maggior parte dei dispositivi possono essere collegati ad internet.

Le principali ricerche in ambito IoT sono sicuramente state quelle relative al settore della domotica, come, ad esempio, in merito a sensori, assistenti vocali per la casa o elettrodomestici intelligenti, ma un ruolo importante hanno avuto anche i wearable devices, dispositivi smart indossabili o portatili, da poter sfruttare in diversi contesti.

Al centro dell’IoT, escludendo gli smartphone o i tablet, ci sono gli smartwatch, dispositivi nati come orologi da polso, ma che possiedono display touch screen, processore, memoria RAM, memoria interna e sensori dedicati, oltre a funzionalità quali il contapassi e la possibilità di visualizzare notifiche e chiamate grazie al collegamento wireless con lo smartphone, solitamente possibile tramite l’utilizzo del Bluetooth.

Altri dispositivi smart sono gli smartglasses, ovvero degli occhiali intelligenti dotati di microfoni e videocamere, capaci di interagire con altri device al fine di inviare file vocali o video, attraverso, ad esempio, comandi vocali o comandi tattili posti nelle stanghette laterali degli occhiali.

Infine, a fianco degli smartglasses, una categoria di dispositivi wearable nel mercato video ludico sono i visori VR (virtual reality), i quali permettono di vivere un’esperienza di gioco interattiva, ma che possono essere impiegati anche nel mondo del turismo 4.0.

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