Uncem: lettera a Elon Musk contro digital divide e sperequazioni in favorire di equi diritti

A fine agosto 2022, l’Uncem, Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani, ha inviato una lettera a Elon Musk, per informarlo in merito alla difficoltà, per alcune zone remote d’Italia, di possedere connessione Internet, competenze digitali e segnale per la telefonia mobile adeguate rispetto al resto del Paese, con conseguente divario digitale tra le varie aree.
La lettera, firmata dal presidente Marco Bussone, è successiva alla dichiarazione dell’imprenditore in cui faceva riferimento ad un suo progetto volto a dare una connessione a internet in tutto il mondo, con una copertura veloce anche nelle zone remote del pianeta.
Alla luce di ciò, l’Uncem, ricordando il proprio lavoro con il Governo e il Parlamento italiano a beneficio dell’inclusione e delle pari opportunità, sia a livello di innovazione tecnologica che di crescita umana e di comunità, ha voluto sottolineare come il diritto alla connettività si unisca anche ad altri diritti, che necessitano di essere chiari e duraturi per tutti, con particolare riferimento a quello al cibo e all’acqua.
Di seguito, quanto riportato nella lettera inviata da Uncem a Elon Musk:
Dear Mr. Musk,
Uncem – l’Unione nazionale italiana dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani – si occupa da molti anni di divario digitale tra aree urbane avanzate, grandi città, e piccoli paesi, aree montane dell’Italia.
La mancanza di una buona connessione si unisce a mancanza di competenze digitali, oltre che alla assenza, in molte aree dell’Italia, di un buon segnale per la telefonia mobile. È un problema analogo a quello di altri Paesi dell’Europa, diverso ma simile a quelli di altre parti del mondo.
Non ci ha sorpresi la sua recente dichiarazione e il suo progetto per dare una connessione ad internet totale, in ogni angolo del mondo, senza più zone oscure, con la copertura veloce anche nelle zone remote del pianeta.
Lei ha fatto dell’innovazione la sua ragione di vita. In qualche modo vale anche per noi, non senza però una crescita umanistica e una inclusione delle comunità. Lavoriamo su questi fronti con il Governo e il Parlamento italiano, affinché – come scrive Papa Francesco – nessuno resti indietro. Nessuno si salva da solo.
Dunque non siamo a chiederle progetti o prodotti. Lei sa benissimo quali siano le differenze e le disuguaglianze nel mondo tra chi ha moltissimo e chi vive con uno o due dollari al giorno. Il diritto alla connettività per tutti si unisce ad altri importanti e fondamentali diritti, in particolare al cibo e all’acqua.
Così, nell’Anno internazionale, dichiarato dalla FAO e dall’ONU, dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne, noi le proponiamo di guardare ai territori montani dell’Italia, dell’Europa e del Mondo, quali luoghi vivi, produttivi, generativi, che hanno bisogno di investimenti pubblici e sinergie con imprese che investano per superare sperequazioni.
Internet è il primo passo. Internet per tutti, connessioni per tutti, infrastrutture per tutti. Accesso alle risorse naturali senza usurparle e danneggiarle, valorizzandole quale bene collettivo a beneficio di tutti.
Lei, Mr. Musk, costruisce le auto elettriche più belle e avanzate del pianeta. Ha differenziato le sue attività economiche spingendo sull’innovazione, anche oltre l’immaginabile, oltre la Terra.
Noi vogliamo lavorare per dare diritti chiari e duraturi a tutti, indipendentemente da dove vivono. Le Montagne del mondo sono in molti stati come deserti, aridi e abbandonate. In Italia abbiamo sistemi avanzati di impegno istituzionale che contrastano abbandono e spopolamento, che proseguono.
I cambiamenti climatici ci vedano insieme anche a lei ad affrontarli. Non vogliamo fare dei paesi montani italiani luoghi da colonizzare o nei quali investire spazzando via storia e cultura. E neanche vogliamo mettere i territori sotto campane di vetro.
Guardiamo a quanto lei costruisce, alle sue idee, con attenzione e anche con la voglia di sperimentare alcune innovazioni, alcuni progetti delle sue aziende nei nostri territori delle Alpi e degli Appennini, nel Paese più bello del mondo che lei ben conosce. La accoglieremo volentieri in un paese delle Alpi e degli Appennini, per provare quei satelliti che danno internet a tutti, lavorando ad esempio con operatori italiani delle telecomunicazioni.
Facciamo insieme alcuni passi nello spazio vero dei territori, immaginando come si trasformano e cosa saranno tra venti, cinquanta anni, tra uno o due secoli. Innovare per noi vuol dire includere, dare diritti, dare opportunità di crescita. La crisi climatica ci mette in una transizione e nella forza dei cambiamenti che vogliamo guidare.
Grazie per il suo lavoro. La aspettiamo presto in un Comune della Montagna italiana.
Marco Bussone
Presidente nazionale Uncem
Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani
In occasione dell’Anno internazionale dello Sviluppo Sostenibile delle Montagne (dichiarato dalla FAO e dall’ONU), l’Uncem ha quindi chiesto a Elon Musk di guardare ai territori montani dell’Italia, dell’Europa e del Mondo, come luoghi vivi e produttivi, che necessitano di investimenti pubblici e sinergie con imprese che investano per superare le sperequazioni.
L’obiettivo di tale missiva, dunque, è quello di invitare Musk a sperimentare innovazioni (come i satelliti) e/o progetti delle sue aziende nei territori delle Alpi e degli Appennini, senza spazzare via la loro storia e cultura, ma contribuendo al loro sviluppo tecnologico, a contrasto dell’abbandono, dello spopolamento e dei cambiamenti climatici.
L’Uncem, in tale contesto, non ha escluso la possibilità che Elon Musk possa trovare il supporto degli operatori italiani delle telecomunicazioni, favorendo l’innovazione, l’inclusione, i diritti e le opportunità di crescita.
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