Categorie: Telco

Mondo Telco: vantaggi regolamentari e strategie nella separazione tra InfraCo e ComCo

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Il settore delle telecomunicazioni sta vivendo un periodo di profondi cambiamenti legati ai processi di trasformazione digitale delle imprese e alla crescita esponenziale nel consumo di connettività, che stanno comportando elevati investimenti nelle reti di nuova generazione, come la fibra fino a casa (FTTH, i.e. fiber to the home).

In questo scenario di cambiamento, la riconfigurazione degli asset degli operatori di TLC con la separazione tra InfraCo (tipicamente costituite dalle infrastrutture e componenti legate all’offerta dei servizi Wholesale) e ComCo (che generalmente includono le componenti attive e di distribuzione legate all’offerta dei servizi Retail) genera potenzialmente un valore sostanziale per gli operatori; i vantaggi di tali iniziative, dipendono tuttavia da diversi aspetti, tra cui i cambiamenti nel quadro regolamentare a seguito del venir meno della integrazione verticale.

Nel viewpoint Telecomunicazioni, come superare l’esame regolatorio” (ecco il link diretto), la società di consulenza Arthur D. Little, advisor industriale dell’operazione italiana, esamina i vantaggi regolamentari derivanti dalla riconfigurazione degli asset e come massimizzarne il valore economico.

Nell’ambito della riconfigurazione degli asset, l’Italia rappresenta un esempio di riferimento, con la separazione tra rete e servizi condotta da TIM: il carve out di NetCo in una società che non vede più TIM come shareholder ha determinato la nascita di un nuovo operatore Wholesale Only nel Paese, che ha interesse ad avere più retailers sulla sua rete” spiega Elisabetta Cafforio, partner di Arthur D. Little Italia e autrice dello studio.

Con l’obiettivo di offrire una prospettiva pratica sulle principali leve da considerare quando si valuta il potenziale impatto regolamentare di una riconfigurazione, Arthur D. Little identifica tre driver principali da cui dipendono i vantaggi derivanti dalla riconfigurazione degli asset:

  • Il modello di separazione adottato: e.g., separazioni strutturali, legali o funzionali e relazioni di controllo azionario delle due entità;
  • Le scelte strategiche che trovano riscontro nel Master Service Agreement tra le due entità separate: e.g., la demarcazione degli asset, dei servizi e le logiche commerciali tra le due entità;
  • La regolamentazione locale che deve adeguarsi in diversi ambiti: quale la regolamentazione in essere dell’accesso all’ingrosso, l’analisi della competizione infrastrutturale per area geografica, la deregolamentazione dei prodotti wholesale in fibra.

In sintesi, spiega Elisabetta Cafforio, partner di Arthur D. Little Italia, mentre la beneficiaria immediata di una separazione è la ComCo in quanto non più soggetta ad obblighi regolamentari tipici di un operatore verticalmente integrato (ie. Margin Squeeze Test, Equivalence, …) risultando in una maggiore flessibilità commerciale, la deregolamentazione delle InfraCo viene valutata dalle Autorità competenti con riferimento alla regolamentazione vigente per gli operatori Wholesale Only.

I recenti cambiamenti regolamentari in Europa, si stanno evolvendo in modo significativo per supportare l’implementazione delle reti in fibra, incentivando gli approcci di riconfigurazione per promuovere lo sviluppo di reti ad altissima capacità (VHCN) e preservare investimenti e concorrenza riducendo gli obblighi regolamentari ex ante e favorendo i processi di migrazione dal rame alla fibra ottica.

Separare il business retail da quello di sviluppo e gestione delle reti può favorire l’ingresso di nuovi capitali nel settore da investire nelle reti di nuova generazione” commenta il partner di ADL Giancarlo Agresti, co-autore dell’approfondimento, “tuttavia l’impatto della regolamentazione sugli scenari di riconfigurazione può variare notevolmente e richiede una valutazione attenta e un esercizio di posizionamento strategico affinché entrambe le società (retailers e wholesalers) mantengano la capacità di competere nei rispettivi mercati nel medio e lungo periodo“.

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