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Influencer: l’AGCOM spinge per far rispettare le norme sui servizi media audiovisivi

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Nella riunione dello scorso 13 Luglio 2023, il Consiglio dell’AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) ha deciso unanimemente di indire una consultazione pubblica sulle misure volte a garantire il rispetto delle disposizioni del testo unico sui servizi di media audiovisivi da parte di influencer, vlogger, streamer e creator.

Si tratta di soggetti che creano, producono e diffondono al pubblico contenuti audiovisivi, su cui esercitano la responsabilità editoriale, tramite piattaforme per la condivisione di video e, in generale, tramite social media.

In tale contesto, l’Autorità intende favorire una maggiore trasparenza e consapevolezza nei confronti degli stakeholder e del pubblico, considerando che gli influencer svolgono attività analoghe a quelle dei fornitori di servizi di media audiovisivi sotto la giurisdizione nazionale e, di conseguenza, sono chiamati al rispetto delle misure previste dal testo unico, nel caso in cui ricorrano i requisiti evidenziati nel documento sottoposto a consultazione.

L’AGCOM ritiene che il contenuto del documento, in esito alla consultazione pubblica, potrà trovare un adeguato veicolo regolamentare nella forma delle linee-guida, le quali sono maggiormente flessibili rispetto a un regolamento e meglio si adattano alla categoria degli influencer.

Questi ultimi, in particolare, sono stati divisi dall’Autorità in due tipologie. La prima include quei soggetti che propongono contenuti audiovisivi in modo continuo, similarmente a un catalogo di un servizio di media on demand (come i canali YouTube).

Per questa tipologia di influencer, l’AGCOM ritiene opportuno applicare tutti gli obblighi previsti dal testo unico, tra cui, ad esempio, l’iscrizione al ROC (Registro degli Operatori di Comunicazione), la disciplina in materie di opere europee e indipendenti e la SCIA (segnalazione certificata di inizio attività).

La seconda tipologia di influencer, invece, include i soggetti che operano in maniera meno continuativa e strutturata, per i quali non appare giustificata l’applicazione per intero del regime giuridico previsto per i servizi di media audiovisivi.

Si specifica che, per quanto riguarda i servizi di piattaforma per la condivisione di video, vengono applicate comunque le disposizioni di cui agli articoli 41 e 42 del testo unico e i regolamenti attuativi adottati dall’Autorità.

Questi servizi sono esclusi dall’applicazione del provvedimento che verrà adottato ad esito della consultazione, poiché rappresentano esclusivamente lo strumento tramite il quale gli influencer rendono disponibili al pubblico i propri contenuti. Resta, dunque, ferma la disciplina relativa alle piattaforme delineata dal medesimo testo unico.

La consultazione pubblica, nello specifico, avrà una durata di 60 giorni a partire dalla data di pubblicazione del provvedimento sul sito internet istituzionale dell’Autorità, la quale mira a individuare un quadro di disposizioni applicabili anche agli influencer, evitando oneri burocratici non necessari.

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