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EURO 2032, gli Europei di calcio maschile si svolgeranno in Italia e in Turchia

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L’Italia e la Turchia ospiteranno l’Europeo 2032 di calcio maschile: nel corso di una cerimonia che si è svolta ieri 10 ottobre 2023 nella sede della Confederazione calcistica a Nyon, il Comitato Esecutivo UEFA ha assegnato il torneo in programma tra poco meno di 9 anni alla candidatura congiunta di FIGC e TFF, le Federazioni italiana e turca che, nel luglio scorso 2023, avevano deciso di unire le forze.

Gabriele Gravina e Mehmet Büyükekşi, rispettivamente presidenti di FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) e TFF (Federazione calcistica della Turchia), in un commento congiunto hanno dichiarato:

“Desideriamo esprimere la nostra gratitudine alla UEFA per aver concesso l’onore di ospitare EURO 2032 a due Paesi che condividono la cultura mediterranea.

La Federcalcio italiana e la Federcalcio turca hanno unito le loro forze, con l’obiettivo di ospitare il miglior Campionato Europeo mai organizzato, costruendo nuovi ponti di amicizia e lasciando un contributo duraturo all’eredità del calcio.

Nei prossimi anni, Italia e Turchia lavoreranno intensamente, con grande passione e impegno per offrire ai tifosi la migliore esperienza del Campionato Europeo, come sottolineiamo nel nostro motto ‘Play as One'”.

Nei prossimi 9 anni, il Campionato Europeo di calcio maschile percorrerà l’Europa da Nord a Sud, passando dal centro del continente: dopo l’edizione numero 17 del torneo in programma tra 8 mesi in Germania (dal 14 giugno al 14 luglio 2024), infatti, attraverserà il Mare del Nord, direzione Regno Unito e Irlanda, alle quali è stata assegnata l’edizione 2028, per fare poi un’inversione completa di rotta, verso Sud, direzione Mediterraneo, dove arriverà nel 2032, destinazione Italia e Turchia, che avranno 5 sedi di gara per ciascun Paese.

La scelta della UEFA chiude un processo di selezione iniziato il 17 dicembre 2021: erano state 4 le candidature iniziali (Russia, Regno Unito/Irlanda, Italia, Turchia), ridotte a 3 dopo la decisione dell’Esecutivo (2 maggio 2023) di dichiarare non idoneo, ai sensi dell’articolo 16.02 del Regolamento di candidatura, il dossier della Federcalcio Russa (RFU), fino a diventare 2 nel luglio scorso, quando le Federazioni di Italia (FIGC) e Turchia (TFF) hanno scelto di lavorare a un dossier congiunto.

Per il 2028 l’Europeo si svolgerà tra Regno Unito e Irlanda, due Paesi ma cinque Federazioni calcistiche: Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda del Nord e Irlanda per un torneo che riporterà il ‘football’ in quei luoghi dai quali, quasi 150 anni fa, tra il 1863 e il 1881 (periodo di fondazione delle 4 Federazioni britanniche), questo sport ebbe origine.

Nella storia del torneo, l’Inghilterra aveva già ospitato l’edizione 1996, vinta dalla Germania, mentre nell’edizione itinerante del 2020, disputata poi nel 2021 a causa della pandemia Covid-19, tra le 12 sedi europee c’erano anche le britanniche Londra (sede di gare del girone, ottavi e delle sfide decisive, semifinali e finali) e Glasgow, con vittoria finale dell’Italia.

Per il 2032, la Fase Finale dell’Europeo tornerà in Italia per la terza volta, dopo quelle del 1980, 8 squadre partecipanti e del 1968, 4 squadre partecipanti, entrambi con formule molto ridotte rispetto all’attuale Europeo a 24 squadre, mentre nell’edizione itinerante del 2020, disputata poi nel 2021, tra le 12 sedi europee c’era anche Roma (sede delle gare del girone e di un Quarto di Finale).

La Turchia, che negli ultimi anni ha ospitato 2 finali di Champions (2003 e 2023), sarà per la prima volta sede dell’Europeo, inseguito ormai da 20 anni: si era già candidata infatti nel 2008 con la Grecia (furono scelte Austria e Svizzera), nel 2012 (finì in Polonia e Ucraina), nel 2016 (assegnato alla Francia). Anche l’Italia, tra l’altro, nelle stesse candidature 2012 e 2016 era rimasta tagliata fuori dalla votazione dell’Esecutivo.

Ecco le Nazioni organizzatrici della fase finale degli Europei di calcio maschile:

  • 1960: Francia;
  • 1964: Spagna;
  • 1968: Italia;
  • 1972: Belgio;
  • 1976: Jugoslavia;
  • 1980: Italia;
  • 1984: Francia;
  • 1988: Germania Ovest;
  • 1992: Svezia;
  • 1996: Inghilterra;
  • 2000: Belgio e Paesi Bassi;
  • 2004: Portogallo;
  • 2008: Austria e Svizzera;
  • 2012: Polonia e Ucraina;
  • 2016: Francia;
  • 2021: Europa (Azerbaigian, Danimarca, Inghilterra, Germania, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Romania, Russia, Scozia, Spagna);
  • 2024: Germania;
  • 2028: Inghilterra, Irlanda del Nord, Repubblica d’Irlanda, Scozia e Galles;
  • 2032: Italia e Turchia.

La delegazione italiana a Nyon è stata guidata dal Presidente federale e Vice Presidente UEFA Gabriele Gravina. Presenti il Segretario Generale Marco Brunelli, il Project Manager Euro 2032 Antonio Talarico e tutto il team che ha lavorato al dossier. Per la Turchia, con il Presidente della Turkish Football Federation (TFF) Mehmet Büyükekşi, c’erano il Segretario Generale Kadir Kardaş e il Vice Presidente Mustafa Eröğüt.

Per la presentazione del dossier all’Esecutivo, la scelta della FIGC è andata su due Ambassador particolari: il Capo delegazione della Nazionale e primatista di presenze in Azzurro Gianluigi Buffon e la giornalista e conduttrice TV Ilaria D’Amico. L’Ambassador turco è stato invece Volkan Demirel, ex portiere della Nazionale turca (66 presenze tra il 2004 e il 2014).

Negli 11 minuti a disposizione gli Ambassador hanno raccontato le rispettive qualità che mettono in campo i due Paesi: per l’Italia, si è puntato sulla tradizione dell’ospitalità e dell’accoglienza, sulle straordinarie ricchezze culturali, artistiche e naturali, sulle radici multiculturali, sulla sincera passione per il calcio.

E ancora l’aspirazione di un torneo che vuole contribuire ad unire persone e culture, attraverso quell’entusiasmo unico che il calcio riesce a generare, un’aspirazione sintetizzata anche nel claim “We play as one“, a simboleggiare l’unità di intenti tra le Federazioni di Italia e Turchia, che hanno scelto appunto di giocare insieme la partita di Euro 2032, mettendo ognuna a disposizione del calcio europeo i propri punti di forza. Per la presentazione, la FIGC si è avvalsa del supporto di Independent Ideas, agenzia creativa di Publicis Groupe.

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